Troublers 05
Realists of a larger reality
Bentornat* su "Troublers"!
Troublers è la newsletter di Krisis Publishing sulle politiche della rappresentazione, un miscuglio di teoria, fiction, AI e internet culture che vi invita a vedere il mondo come realmente non è.Con una cadenza che sfida ogni logica, riesumiamo link sepolti nell'oblio e novità che già popolano i nostri sogni più turbolenti. Perché la realtà è un concetto troppo stretto per contenere tutto il nostro caos.
Eccoci con l’ultimo (?) episodio per il 2024.
True Fiction
Il film weird pirata di questo mese è Dreams, di Kurosawa, qui in full streaming.
Forse sarà anche più conosciuto rispetto ai suoi predecessori, ma rimane un capolavoro spesso dimenticato.
Le 8 vignette di cui si compone il lungometraggio raccontano una serie di sogni che si intrecciano, mentre i protagonisti vivono strane esperienze collegate a specifiche condizioni metereologiche…
I sottotitoli automatici in inglese sono quasi superflui, visto che il racconto è fatto di immagini e colori, più che di parole.
In questo video i mondi cavernosi del brano di nobile (dal nuovo disco per gli amici di OOH-Sounds) si fondono con una ricostruzione digitale del pannello destro del Giardino delle delizie di Hieronymus Bosch dell'artista digitale olandese Floris Kaayk. In una simulazione al computer intrisa di realismo magico le voci inquietanti e i suoni strani di nobile si materializzano come poltergeist di un folklore digitale.
Qui invece un microcorto e capolavoro di Jake Fried, Brain Wave (2019). L’artista e musicista realizza questa allucinazione video ridisegnando, nell’arco di 7 mesi, 1440 volte la stessa immagine.
A questo link trovate la versione italiana e integrale de La fiaba del Serpente verde e della bella Lilia, di Goethe. Il racconto intreccia simbolismo esoterico e mistero alchemico, e narra un viaggio surreale tra mondi magici e trasformazioni interiori. Bellissimo.
(— via Francesco Tosini )
Archivi e rovine
Grafton9 è un archivio e raccoglie fanzine, magazine e conversazioni sulla stampa radicale e indipendente, sull'attivismo, i centri sociali e le sottoculture in Italia nella fine dello scorso millennio. Da Progetto Memoria a Luther Blisset Project, trovate alcune delle più interessanti pagine dei movimenti nostrani degli ultimi decenni.
Dalla memoria della lotta ai futuri immaginari: Speculative Identities esplora le frontiere del Brand Design attraverso le immagini coordinate immaginate dalla fantascienza contemporanea.
Sci-fi interfaces invece raccoglie e racconta dispositivi e interfacce immaginate da film a romanzi di fantascienza. Nella immagine, Lifeclock, l’infografica/cristallo da “Logan’s Run” (1976). Il dispositivo mostra la fase vitale di ciascun individuo, e ne prevede la morte (Lastday).
Il progetto ci ricorda da vicino il libro Toward the Realms of Materiality, uscito recentemente per Nero e curato dal nostro Andrea Facchetti insieme a German Duarte e Seçil Uğur Yavuz.
— Toward the Realms of Materiality , NERO, 2024.
Real fiction > Science fiction: City of Legends di Davide Tommaso Ferrando ci racconta di come cambia la forma delle nostre case ai tempi di gaming, streaming a smart working. A partire dagli strumenti dell’architettura, il libro ci racconta di una domesticità in cui “ciò che è privato diventa pubblico, ciò che è interno diventa esterno, ciò che è intimo diventa collettivo e ciò che è nascosto diventa visibile”.
AI, frammenti e assemblaggi.
Rimaniamo in tema. Josh Kline ha recentemente presentato, alla Lisson Gallery di New York, Social Media. La mostra introduce una nuova serie di autoritratti che esplorano il tema del lavoro e della precarietà della forza lavoro contemporanea. Attraverso una riflessione sul "selfie" come strumento critico, Kline indaga l'ossessione dell'era digitale per il sé.
I modelli di intelligenza artificiale stanno cambiando la pratica del montaggio, introducendo nuove forme di collage? Il concetto di montaggio, con tutta la sua storia e le sue teorie, può aiutarci a comprendere le nuove tipologie di immagini prodotte dai modelli di “intelligenza artificiale generativa”?
Da un po’ proviamo, con i nostri progetti e con i libri che curiamo (Spoiler: AI&C vol2 in arrivo!), a proporre l’AI come dispositivo interlinguistico e come strumento per la produzione di deep remixes. Antonio Somaini, che se ne sta occupando durante il suo semestre ad Harvard, sta organizzando con Térésa Faucon, Violaine Boutet de Monvel e Corentin Lê un evento di tre giorni, a Parigi, che potrebbe essere l’occasione per codificare e rendere esplicita la relazione tra AI e montaggio.
Ah! oggi è aperta una call for papers che scadrà il 15 gennaio 2025…
Cartografie, colonialismo, disastri.
Usando vecchie mappe della Shell, Jeffrey Linn, la mente dietro Conspiracy of Cartographers, immagina il peggior scenario previsto dalla IPCC, in cui il livello del mare si alzerà di 66 metri come conseguenza dello scioglimento dei ghiacci.
Cartografia speculativa e pratiche AI: Augustina Woodgate ha passato un intero anno a cancellare, pagina per pagina, tutte le mappe da una vecchia copia de The New Times Atlas Of The World. 10 anni dopo, ha allenato un finetuning di Stable Diffusion per immaginare nuove mappe speculative. il progetto è stato recentemente presentato a Latent Assemblies, un simposio organizzato da Sandberg Institute e Fiber Festival ad Amsterdam.
— The New Times Atlas Of The World.
An empire built story: WholeWide.World esamina i modi in cui le idee coloniali e patriarcali occidentali legate a "ricerca," "esplorazione" e "avventura" vengono visualizzate, romanticizzate e glorificate. Il sito mappa esperimenti visivi e testuali associativi in configurazioni fluide e mutevoli.
Per la rubrica “Dialoghi alla fine del mondo”, qui una bella conversazione tra Daniel Barber e Lisa Doeland, intitolata Buildings Born Ruins, che esplora il loro lavoro e le loro prospettive su temi come architettura, rovine, spreco e apocalisse.
Suoni e podcast
Il nuovo video di deeper sleeper, Maggie’s Waltz, è una chicca che esce insieme al nuovo album s/t.
Questo non è un podcast, ma si ascolta come un podcast: un omaggio dal “the Realist Archive” (di cui abbiamo già parlato qui) a Paul Kressner, una biografia in sei parti tratta da conversazioni telefoniche, originariamente registrate per un'intervista con The American Bystander.
A questo link trovate una lista sempre aggiornata di strumenti di ML per la produzione audio. Compilata dagli ottimi u2p050.
Link dal grande Swamp
Distruzione e liberazione: Brick by Brick è un’installazione horror di Martin Gasser. Il pubblico è invitato a distruggere una pila di mattoni che simboleggia il fardello di ansie e aspettative sociali che ci accompagna. Ogni colpo di martello attiva una sezione di una composizione sonora suddivisa in sei parti, e innesca un momento di profonda liberazione che coincide con un'immersiva infusione di stimoli visivi e sonori.
Qui quel geniaccio di Ethan Tran ci spiega come realizza le sue fotogrammetrie impossibili.
The thing + pingu? T H I N G U.
Sembra esserci una strana correlazione tra i risultati delle Elezioni Presidenziali e le squadre di calcio più googlate negli Stati Uniti. Sarà un caso??
(Fonte: https://x.com/callumcfc_/status/1866854212279394694?s=46&t=MdN_UxGu1RvU2ACwDIFo-g )
Chiudiamo l’anno con la rubrica Nuovo bestiario dell'antropocene: segnaliamo una nuova simbiosi tra Mus musculus e l'automobile. A quanto pare il microclima che si crea dentro un cofano di una macchina attira i piccoli roditori, che trasformano questo luogo attraversato da motori, cavi, pistoni e tubi in un perfetto spazio conviviale per consumare festosi banchetti (qui: i resti di un pollo arrosto trovato nel cassonetto adiacente). A farne le spese in questo caso, la batteria della macchina.
FINE.





















